L’uomo dei record
L’uomo dei record
Angelo D’Arrigo (Catania, 3 Aprile 1961 – Comiso, 26 Marzo 2006)
Vive a Parigi fino al 1984, dove si laurea all’età di 20 anni all’Università dello Sport. Consegue i brevetti di istruttore di: volo libero, parapendio, guida alpina e maestro di sci. Arrivato ai vertici dei campionati di volo libero, diventato sia campione europeo che mondiale della specialità, abbandona l’agonismo per dedicarsi a proggetti personali basati su l’altra sua passione, i rapaci, allevandoli e studiandone le rotte migratorie e le efficenze in volo; allo stesso tempo partecipa in prima persona alla ricerca scientifica nel campo aeronautico. Compirà traversate e sorvoli segnando record su record, ancora oggi imbattuti.
Ne segnalamo alcuni:
Prima traversata in solitario del Mediterraneo in deltaplano a motore: Catania (IT) / Il Cairo (EG)
Prima traversata in solitario del Sahara in deltamotore: Il Cairo (EG) / Casablanca (MA)
Prima traversata del Sahara in deltaplano
Prima traversata del Mediterraneo in deltaplano
Prima traversata della Siberia in deltaplano
Primo sorvolo dell’Everest in deltaplano
Record di distanza deltamotore no stop: 1830 km
Record di altitudine con deltamotore: 9.100 m
Record di altitudine con delta idrovolante: 6.500 m
Record di velocità ascensionale in deltamotore
Record di altitudine in deltaplano argentina 7.400 m
Ci permettiamo di segnalare i video documentari :
Flying over Everest , regia di Fabio Toncelli – SD Cinematografica
Nati per volare , di Marco Visalberghi – National Geografic e Rai Uno
Un Angelo tra le nuvole , di Emanuele Angiuli
Ci lascerà il 26 Marzo 2006, precipitando con ultraleggero mentre era passeggero in un volo dimostrativo, durante una manifestazione. Il delta con cui ha sorvolato l’Everest (n.d.r. con vento di oltre 100 km\h a un altitudine di 8990 metri sul livello del mare) è esposto al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Vi lasciamo con una sua frase: “L’uomo dispone della facoltà di poter realizzare tante cose. Un’aquila vola ma non va sott’acqua, un pesce nuota ma non s’arrampica. L’uomo ha la facoltà di essere polivalente: è una bellezza poetica potersi cimentare in queste attività.”